lunedì, dicembre 10, 2007

Il tempo della televisione sostituito dal tempo del pubblico.


Il satellite, il digitale terrestre, la tv sul telefonino, l’iptv, poi YouTube e Joost, Babelgum ed infine il podcasting.

Piattaforme tv, contenitori video e sistemi web di distribuzione di contenuti video, questi per lo più frammentano la fruizione video degli italiani in più piattaforme eliminando le barriere del dove vedere i contenuti e quando vederli.

La tv analogica resta il mezzo principale con il maggior numero di utenti, ma con grande perdita di audience e di credibilità; dalle utilem rilevazioni del Censis gli italiani si vergognano, quasi, nell’affermare di vedere la TV.

La tv tradizionale che si impone con un palinsesto è sostituito da un insieme di palinsesti, organizzati in base agli interessi del pubblico, come scrive su Novà Luca De Biase, il tempo della televisione è sostituito dal tempo del pubblico.


Tra le prime conseguenze economiche c’è il crescente calo degli investimenti in TV, Settembre ’07 -1,6% ed Internet +43,5%.

Nascono nuove offerte di fruizione video gratruiti su i cellulari, è il caso di Vodafone, con Vodafone Podcast, il primo podcast in versione mobile ideato per ricevere il meglio delle trasmissioni TV (ed altro) sul proprio cellulare. In Inghilterra Endemol crea ad hoc per la compagnia telefonica O2 il thriller per mobile “CELL”.

E su Internet nasce e diventa di culto la serie di episodi QuarterLife

1 commento:

Anonimo ha detto...

confermo...e' argomento durante le decisioni di allocazione budget 2008.

molteplici piattaforme sinergiche fra loro...

chi guarda il satellite naviga su internet e legge un sms via cellulare...