lunedì, maggio 11, 2009

Informazione "parzialmente libera"


L'ultimo rapporto della Freedom House sulla libertà di informazionie nel mondo ci ha declassato da pase con informazione "libera" a "parzialmente libera". Il rapporto segnala che da anni si assiste a un peggioramento della capacità di generare informazione.

Centinaia di milioni di persone nel mondo usano Twitter, Facebook, i blog e molti altri strumenti.

Scrivono 900mila post sui loro blog al giorno, dice Technorati. Mandano 7 milioni di messaggi su Twitter al giorno, registra Popacular. Caricano 13 ore di video su YouTube al minuto. A Facebook segnalano che i loro 200 milioni di iscritti passano 3,5 miliardi di minuti al giorni sulla loro piattaforma.

Ma se ne hanno voglia, oltre ad intrattenersi, e ritengono che ne valga la pena, possono dare notizie: testi, foto, video; che diventano sensazioni, giudizi, pregiudizi, oppure fatti verificabili, raccontati in diretta. In ogni caso trovano un pubblico potenzialmente pronto a recepire, criticarle o rilanciarle.

Questi sono alcuni punti di un interessante articolo di Luca De Biase, scritto su Nova del 7 Maggio.
Questi punti fanno riflettere sullo stato di salute della nostra libertà, libertà di pensiero.

Il consiglio di Steve Jobs, per noi in Italia, vale doppio!

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