La tecnologia per costruire relazioni.
Un'interessante ricerca di Kodak “The Future of Reconnectivity“
evidenza come la convergenza oggi è tra ciò che è tecnologico digitale e ciò che è analogico e sensoriale.
Alcuni spunti sull'Italia:
- Per il 75% degli Italiani è la salute la cosa più importante. Viene prima di tutto ed è seguita subito dopo da internet
- Il 52% degli italiani da priorità a internet, chiaro segno di come i social media stanno giocando un ruolo sempre più importante nella vita delle persone.
- Nasce la figura dell’executive tecnologico: colui che è sempre connesso, anche per lavoro. Una persona che è sempre in viaggio, ma – grazie alla tecnologia – può comunicare face-to-face e far parte di quello che noi chiamiamo la “nostra realtà virtuale”.
- Sono nate anche in Italia le “famiglie digitali”. Un tipo di famiglia che grazie a cellulari e fotocamere digitali è sempre connessa. All’interno di queste famiglie emerge la figura del Chief Memory Officer. Di solito si tratta di una donna, che spinta dal desiderio di tenere unita la famiglia tiene un archivio di tutti i ricordi e si preoccupa di condividerlo con gli altri.
- Il 56,7% degli italiani preferisce passare il proprio tempo con la famiglia, il 34,7% con amici. La carriera è importante solo per il 31,3% degli intervistati, ma anche in questo caso l’ambizione professionale è meno forte del desiderio di avere relazioni.
- Il 38% degli italiani vede il proprio capo ogni giorno e il 55% i propri colleghi, mentre il 59%non vede mai i propri nonni e in un arco di tempo di 12 mesi gli italiani vedono di più il loro banchiere (18%) dei propri nonni (6%).
- Il 68.4% degli italiani possiede una videocamera e tra questi il 48,9% la utilizza per comunicare meglio con i propri famigliari o amici. Il primo posto spetta ai cellulari, l’80% degli italiani ne ha almeno uno. Meno bene le web cam che risultano ancora poco utilizzate per comunicare con parenti e amici, infatti il 50% degli intervistati ha dichiarato di non usarle.
- Infine, il 53% degli italiani ritiene che le videoconferenze miglioreranno e intensificheranno le relazioni, e il 38,5% attribuisce lo stesso merito anche alla realtà virtuale che ci permetterà di sentire sempre più “vera” una realtà lontana
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