domenica, febbraio 11, 2007


Photo via Fotografisch.at
Era noto a Milano qualche sporadico posto dove poter accedere Wi-Fi.
Adesso pero' il numero degli hotspot cresce velocemente, Corriere Milano di oggi se ne accorto con un bel articolo.
I locali pubblici dove poter accedere gratuitamente online sono oltre i bar anche gallerie d'arte e parchi pubblici, come il Parco Solari o Parco Vetra, l'Universita' IULM, locali come l'Exploit o il Bar Magenta...l'ultimo aggiunto alla lista e' lo Spazio Forma. L'elenco completo qui
...io ne parlo da un bel po' a Nicola, del Caffecioccolata, bar sotto casa mia, adesso vado con l'articolo del Corriere, forse e' la volta buona!

16 commenti:

luca  ha detto...

Dì a Nicola,
di offrire la connettività,
visto che a casa tua è diventato quasi impossibile collegarsi ...
e di dare un calcio in culo a "Scheggia" ... !

Anonimo ha detto...

Piano Luchino...
Mi sembri un po' agitato...Sarà perchè hai lavorato anche di Sabato???
Ti serve un bel we a Milano !
E domani alle 7.00 sit-in da Nicola e raccolta firme per il
wi-fi !

luca  ha detto...

Ros...

Anonimo ha detto...

Prendo spunto; domani sarò da cafliche a mondello, ci proverò a convincerli, la mia missione mi sa che è più difficile della tua....

Anonimo ha detto...

Facciamolo anche da Tony ! tra una salsiccia e un'altra...

luca  ha detto...

Ros... Tony ? bella idea!
se gli dice che è gratis, lo farà! a differenza di quella di umberto, la missione Carnazza è fattibile! ma non ho intenzione di intitolarmela...
Ros.. anche se il Wi Fi... se vuoi te lo monto io il Wi Fi !!!!!!!!!!!!!!!!!
scherzo ! baci

Anonimo ha detto...

ma se il bar sotto casa si mette il wi fi io posso andare tutto il giorno su internet a scrocco??

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Unknown ha detto...

...si, diciamo che ci vai a scrocco....

SCRI...... ha detto...

Manca un tassello, che coinvolge un gestore di un pubblico esercizio da un punto di vista operativo, legato alla recente normativa che obbliga alla registrazione dei dati di coloro che utilizzano punti internet.
La legge parla addirittura dell'obbligo, non facile da adempiersi, della preventiva identificazione di tutti coloro che accedono ad un hot-spot di un sistema Wi-Fi pubblico. Diciamoglielo a Nicola, per correttezza.

Unknown ha detto...

...questo e' il tassello che rende l'italia un paese LENTO!

Mi chiedo come faccia, il comune di milano, a registrare al parco solari (ormai wi-fi) chi si collega...

Anonimo ha detto...

credo che il tutto venga scavalcato dal fatto che ci si collega tramite portatile, perciò sempre identificbile.

SCRI...... ha detto...

La normativa a cui mi riferisco è contenuta nell’art. 7 del Decreto legge n. 144/2005 che reca il titolo “Misure urgenti per il contrasto del terrorismo internazionale”. Specifico questo per sottolineare il fatto che l’evoluzione di internet, se da una parte rappresenta conquiste importanti, dall’altra è terreno fertile per la commissione di reati. Se il terrorismo appare questione più difficilmente ipotizzabile, si pensi alla pedofilia e all’orrore che l’accompagna. Il tassello non va interpretato come lentezza, ma solo come onere aggiuntivo da sobbarcarsi, come la richiesta da farsi presso la questura. Ma sono misure necessarie.
Sul sistema wi-fi è giusto quello che dice Umberto. Per connettersi, ma correggetemi se sbaglio, è necessaria la scheda di rete wireless, attraverso cui il sistema permette l’identificazione del fruitore del servizio.

Anonimo ha detto...

giusto ma è già installata in tutti i portatili

SCRI...... ha detto...

Questo commento ha una duplice valenza. Chiarire il sistema di autenticazione wi-fi (ho chiesto ad un amico ingegnere elettronico alla Wind, che simpaticamente mi ha risposto con un link della concorrenza, perchè dice che spiega meglio!), e dar prova di aver imparato la lezione sui link attivi!!!!

luca  ha detto...

Fanciulli di belle speranze,
la cosa è al quanto semplice, l'accesso avviene sempre attraverso un computer personale e/o cmq di proprietà !
questa
Non è la stessa circostanza di un Internet_Point ove puoi connetterti e l'autenticazione è della società di servizio e non dell'utente finale !
Quindi, bisogna prima presentare dati anagrafici, Carta d'Identità!
e poi ci si connette!

Per l'accesso famoso, di cui parliamo, è l'ip della macchina che viene registrata dai Server dell'ISP - e che a questo rilascia un ip dinamico per l'accesso ad internet! quindi è cmq identificabile il clt pure perchè vi è a monte una registrazione attraverso un cellulare etc etc. !
Ovvio, fatta una legge si trova l'inganno !
Ma non possiamo mica fermarci di continuo a causa di furbetti !
O sti cavolo di Terroristi o Brigatisti del piffero !
Sorry se son stato prolisso e poco chiaro !