domenica, gennaio 24, 2010

Apple e Google il duopolio dell'adv mobile.

La fine del 2009 e l’inizio del 2010 sono stati scanditi da due acquisizioni nel mondo mobile.

Google acquisisce AdMob per 750 milioni di dollari ed Apple acquisisce Quattro Wireless per 275 milioni di dollari.

Da tempo ci si aspettava che i big players dei digital media facessero delle mosse significative sul mobile, e queste due mosse danno le migliori prospettive per un 2010 all’insegna della crescita del mobile.

Google assieme ad AdMob formerà la più grande società di advertising mobile che vede un nuovo competitor nel mondo dell’advertising: Apple.

E’ interessante notare come Apple ha saputo cogliere l’opportunità del mobile adv, riposizionando il business della propria azienda anche su questo fronte, visto che da una recente ricerca proprio di AdMob risulta che il 50% delle pubblicità sul mobile in US arrivano da iPhone o iTouch, con un calo del – 42% di Nokia!

Google da molto lavorava per entrare sia come sistema operativo, con Android, che come advertising player nel mondo mobile, ed Apple l’ha ritenuta conseguenza logia visti le crescite di downloads delle apps.

Google e Apple, rispetto a Nokia e Microsoft hanno dato un grande segnale divelocità nel mantenere il proprio business “contemporaneo” ed innovativo.

mercoledì, gennaio 20, 2010

Trussardi 2.0


Non poteva esserci miglior modo per presentare il mondo Trussardi e la sua italianità.


lunedì, gennaio 18, 2010

PisanuBloccaWiFi


Dando seguito ad un precedente post, apprendo da Novà che ci sono degli aggiornamenti, ad oggi poco concreti sul wi-fi ed il governo.


Gli effetti del decreto Pisanu (del 2005) sono stati prorogati ancora di un anno, fino a dicembre 2010.
Questa volta c’e’ però una differenza: si fa strada anche una prima ipotesi di modifica del decreto. E’ la Caselli-Coscia, bipartisan, presentata alla Camera ma non ancora calendarizzata.
La proposta delega il Ministero dell’Interno ad adottare un decreto per rivedere le regole per l’accesso internet da luoghi pubblici.

La proposta chiede due cose.
Primo: che gli utenti vadano identificati solo in casi particolari definiti dal ministero; negli altri la navigazione resta anonima.
Secondo: se l’identificazione è necessaria, avvenga sempre in modo indiretto ed automatico.
Dal 2008 il ministero ha autorizzato però l’identificazione via sim, il che non ha cambiato molto lo scenario, essendo sempre complesso registrarsi.

Avere l’accesso libero al wi-fi vuol dire trovarci in situazioni simili come ad Istanbul, New York, Gerusalemme, Londra o Parigi chiediamo di essere come gli altri.

mercoledì, gennaio 13, 2010

The Next Generation

View more documents from Dan Calladine.

Interessante presentazione segnalata da Layla.
Interessante su molti aspetti anche sociale, dando seguito al precedente post, in Finlandia l'accesso alla banda larga è diventato un vero e proprio diritto per tutti i cittadini, regolamentato giuridicamente.

domenica, gennaio 10, 2010

Il libero Wi-Fi un sogno per l'Italia


Chiunque sia andato in giro per altri paesi del mondo avrà notato che per la stragrande maggioranza dei casi c’e’ un enorme facilità ad accedere gratis ad internet, tramite il wi-fi: negozi, parchi, caffetterie, aeroporti, fiere, alberghi; insomma ovunque nelle principali città del mondo è possibile accedere al web; questo pero’ non è possibile ancora averlo così facilmente in Italia.

Negli altri paesi c’e’ una normativa molto meno restrittiva sul wi-fi, proprio per promuoverne l’accesso e in Italia, già
indietro nella diffusione di Internet, questa legge –per il contrasto del terrorismo internazionale-, ha assestato un colpo durissimo alle potenzialità di crescita tecnologica e culturale di un paese già in ritardo su tutti gli indici internazionali della connettività a Internet; come evidenzia Alessandro Gilioli nella presentazione della Carta dei Cento per il libero Wi Fi: - Questa politica rappresenta una limitazione nei fatti al diritto dei cittadini all’accesso alla Rete e un ostacolo per la crescita civile, democratica, scientifica ed economica del nostro Paese –.

Il decreto Pisanu è stato prorogato e ad oggi nonostante la pressione di politici, intellettuali e imprenditori non è possibile avere il wi-fi libero; anche questo è un’ulteriore aumento del digital divide tra l’Italia ed il resto dell’Europa.

Questo caso va a sommarsi al blocco degli 800 milioni di euro, fondi destinati allo sviluppo della banda larga.

In un mondo che viaggia sempre più connesso sia socialmente, che per informarsi o fare business, chi ci governa in Italia ancora una volta si arrocca su posizioni e leggi anacronistiche, in mercato competitivo globale.